Auto elettriche: la tecnologia aiuta l’ambiente
La società dei paesi sviluppati e industrializzati sta vivendo una crescente rivoluzione della mobilità: gli incentivi, il problema ambientale sempre più rilevante e le nuove ingegnerie stanno portando le automobili elettriche, ossia auto che utilizzano come fonte di spinta primaria l’energia chimica immagazzinata in scompartimenti di batterie ricaricabili, sul mercato comune e disponibili a una sempre più larga fetta della popolazione.
Le auto elettriche esistono fin dai primi prototipi ideati nel 1832 da Robert Anderson, ma mai come oggi l’umanità ha sentito il bisogno di ridurre l’inquinamento e di puntare sul green, su uno sviluppo sostenibile dal punto di vista degli spostamenti via terra.
Tuttavia, le auto elettriche non sono esenti da problemi. I costi di un motore elettrico da inserire nella vostra auto in sostituzione di quello termico sono elevati, come anche comprare un’auto elettrica nuova non è da considerare un investimento da quattro soldi. Anche l’autonomia è molto limitata: una Tesla Model 3, una delle migliori auto elettriche sul mercato, nelle condizioni più ottimali possibili, non arriva a 400km di autonomia. Infine, l’auto non si ricaricherà con utopici e futuristici pannelli fotovoltaici montati sul tettuccio, ma dovreste portarla voi ad una colonnina di ricarica, non ancora molto diffuse in Italia, e dovreste attendere una mezz’ora per un pieno nel migliore dei casi. Per non parlare di ricaricarla da casa: potreste dover assistere ad alba e tramonto in attesa che la batteria della vostra auto sia completamente piena. Insomma, bene ma non benissimo!
D’altro canto, non abbiamo molte altre soluzioni. L’auto elettrica rappresenta l’avvio alla svolta green ed è alla base del processo delle emissioni zero. Tutti i problemi precedentemente elencati sono nulla se li compariamo con il destino dell’uomo. E parliamo comunque di una situazione temporanea: in Giappone e in Germania si parla già di batterie con tempi di ricarica minori, più potenza e durata oltre i mille chilometri. La tecnologia, la scienza e lo sviluppo rapido di questo settore risolveranno sicuramente questi problemi in un futuro prossimo. Ricordiamoci dunque che la nostra società si trova ora più che mai davanti al bivio che potrebbe decidere le sorti dell’essere umano: la possibile permanenza sul pianeta Terra, oppure la fuga verso altri mondi, o addirittura la sua estinzione totale! Questo non è allarmismo casuale, è un problema che dobbiamo affrontare con azioni che richiedono anche sacrificio, come comprare un’auto elettrica spendendo un po’ di più. Benzina e diesel non sono più sostenibili e vanno rimossi il più velocemente possibile dal mercato; gpl, metano e gnc sono, contrariamente a quanto si possa pensare, anche più dannosi dei precedenti citati in gara. In pista rimangono ibride ed elettriche. Le ibride alla fine sono solo auto di transizione, di mezzo: in poche parole, hanno un motore elettrico e uno a benzina o diesel, ma sono destinate a scomparire in futuro, sempre a causa della transizione ecologica. Quindi rimane un’unica concorrente: l’auto elettrica. Siamo la terza nazione per inquinamento atmosferico in Europa e abbiamo un totale di 55 milioni di tonnellate di CO2 emesso ogni anno (fonte: Eurostat, 2016), dobbiamo fare qualcosa!
Per rendere più green il parco circolante italiano, il governo italiano ha stanziato per il 2020 e rinnovato per il 2021 con la Legge di Bilancio gli incentivi statali, detti anche eco-incentivi auto o banalmente ecobonus. In cosa consistono? Sono delle agevolazioni per l’acquisto di auto in una determinata fascia di emissioni di CO2 fino a un massimo di 10 mila euro per le auto elettriche sul prezzo di listino. Inoltre, per scoraggiare l’acquisto di vetture inquinanti, è stata aggiunta una ecotassa.
Alcune regioni hanno stanziato ulteriori incentivi sulle auto elettriche oltre a quelle statali; altre, come la Toscana, hanno siglato accordi con il ministero per stanziare milioni di euro sull’efficientamento energetico e sulle riqualificazioni dei plessi, ma in ambito automobilistico non sono stati introdotti ulteriori incentivi, bensì zone, come nella città di Firenze, ove la circolazione è vietata a determinati veicoli troppo inquinanti e con motori datati, solitamente fino a Euro 4.
La transizione ecologica è in corso e siamo tutti sulla stessa barca, quindi iniziamo a pensare all’acquisto di un’auto elettrica. Non esistono sole le auto di Elon Musk, molte aziende europee e del Sol Levante hanno puntato negli ultimi anni sull’ibrido o sull’elettrico. Il gruppo tedesco capitanato da Volkswagen, dopo il caso del Dieselgate del 2015, ha puntato molto sull’elettrico, come anche Smart, Bmw o Peugeot. Solitamente le auto sono disponibili con più motorizzazioni, e oggi troverete quasi sempre lo stesso modello con versioni benzina, diesel e ibrido o elettrico. I veicoli elettrici sono il futuro della mobilità stradale e una delle soluzioni per provare a salvare il pianeta.