• 19/01/2025

Anci Toscana, sfida della modernità

 Anci Toscana, sfida della modernità

Se l’ente più vicino al cittadino è il Comune, l’ente più vicino ai Comuni italiani è l’Anci. Ne abbiamo parlato con il presidente regionale Matteo Biffoni

Anci, nata come associazione senza scopo di lucro nel 1901 per rappresentare gli interessi degli associati dinanzi agli organi centrali dello Stato, oggi comprende 7.134 Comuni italiani che, nella loro globalità, rappresentano circa il 94,7 per cento della popolazione.

In linea con lo statuto di Anci nazionale, Anci Toscana si ispira alle storiche tradizioni d’autonomia delle comunità locali toscane, riaffermandone i valori e operando per realizzare un sistema delle autonomie locali e regionali fondato sui principi di libertà, democrazia, partecipazione dei cittadini.

Il suo fine principale è valorizzare e consolidare l’autonomia istituzionale, normativa, finanziaria e organizzativa dei Comuni e degli enti che da essi derivano; perseguire l’affermazione del ruolo istituzionale dei Comuni nell’ambito della società toscana e i rapporti permanenti con gli organi dello Stato, della Regione, degli altri enti autonomi e con le rappresentanze delle organizzazioni sociali, culturali, sindacali ed economiche.

Alla guida di Anci Toscana c’è il sindaco di Prato Matteo Biffoni: già delegato Anci all’Immigrazione e alle politiche per l’integrazione, eletto presidente di Anci Toscana dall’assemblea regionale nel 2015 e riconfermato nel 2019.

A lui abbiamo fatto alcune domande sul ruolo dei Comuni nel rinnovamento del personale degli enti locali.

Cosa rappresenta Anci Toscana e quali sono i servizi con i quali supporta i Comuni?

«Anci coinvolge più del 90 per cento dei Comuni italiani e in Toscana li comprende tutti tranne tre. È una sorta di sindacato, in cui facciamo attività politica su tutte le questioni riguardanti il territorio e nell’interesse dei comuni che rappresentiamo: un’opera di sensibilizzazione, di confronto, di creazione normativa e di lobby.

Inoltre, accompagniamo i comuni, in particolare quelli più piccoli, nella preparazione e nella rendicontazione dei bandi e facciamo comunicazione istituzionale, aggiornando i comuni sulle novità normative».

TOSCANA ECONOMY - Anci Toscana, sfida della modernità
Matteo Biffoni – Sindaco di Prato

Lei ha affermato che nei comuni mancano forze e idee giovani e, soprattutto, persone preparate sulle nuove tecnologie. Quale contributo può dare Anci per cambiare questo assetto?

«Sostenendo le proposte normative che vanno verso il rinnovamento e la semplificazione. A questo proposito, il ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo ha recentemente lanciato, attraverso i fondi PNRR, un piano di assunzioni e di formazione di nuovo personale amministrativo per gli enti locali.

Noi su questo abbiamo fatto un lavoro di suggerimento e di sollecitazione, chiedendo che all’interno dei comuni vengano inserite nuove professionalità e che i momenti formativi siano più proficui e più fitti.

Il tema principale è adeguare la qualità e la quantità dei dipendenti dei comuni alla sfida della modernità e ragionare su come trattenere queste professionalità all’interno dei comuni».

A supporto di questo auspicio di Matteo Biffoni possiamo riportare le recenti dichiarazioni dello stesso ministro Zangrillo, promotore della campagna di comunicazione Più che un posto fisso, un posto figo!: «Oggi i giovani non cercano la stabilità, cercano un virtuoso equilibrio tra l’attività professionale e la loro vita privata.

Quindi, quando cercano il posto di lavoro non si accontentano di un posto fisso, vogliono avere un lavoro che sia ben retribuito, capace di valorizzarli, che dia loro delle opportunità di crescita e che sia capace di bilanciare l’aspetto professionale con quello della vita privata».

Un’altra sua convinzione è che i Comuni possano fare da collante tra le imprese e le università. In che modo?

«Il sindaco è il soggetto che conosce meglio le esigenze delle imprese locali e la capacità del territorio di formare le persone. Per questo a noi sindaci viene naturale provare a costruire dei ponti tra quelli che sono i punti di riferimento sostanziali all’interno di una comunità: ci impegniamo per creare relazioni e per mettere a fattore comune le opportunità». Leggi altre storie di copertina

Giulia Baglini

Giornalista specializzata sui temi dell’innovazione e della sostenibilità

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