Acque Spa: meno plastica, meno inquinamento
Millozzi
Nel 2023, erogati 27 milioni di litri di acqua – cittadini, amministrazioni e Acque Spa insieme per una “buona pratica” che aiuta l’ambiente. Ne abbiamo parlato con Simone Millozzi, presidente di Acque Spa
Risparmi per 5,6 milioni di euro, con cittadini, amministrazioni comunali e gestore idrico insieme per una “buona pratica” che aiuta l’ambiente a risparmiare oltre 715 tonnellate di plastica. E non si pensi che i “risparmi” derivanti dai buoni comportamenti quotidiani possano essere infinitesimali se confrontati all’emergenza ambiente: l’unico modo nelle nostre mani per combattere l’inquinamento è proprio quello di diffondere sempre di più le pratiche virtuose.
Ed è quello che tenta di fare Acque Spa, il gestore idrico del Basso Valdarno, con il progetto dei fontanelli, che a distanza di 17 anni dal suo avvio continua a dare risultati per ambiente e famiglie. I fontanelli sono impianti collocati in aree pubbliche facilmente accessibili, che erogano gratuitamente normale acqua di rete – la stessa che arriva nelle case – rendendola però gradevole dal punto di vista organolettico, grazie a un sistema di filtraggio che priva l’acqua del cloro.
Uno degli obiettivi principali del progetto portato avanti dal 2007 da Acque, insieme all’Autorità Idrica Toscana e alle amministrazioni comunali, è proprio quello di concorrere alla riduzione di rifiuti: meno plastica, meno consumo energetico, meno inquinamento.
Nel 2023, i 70 fontanelli del Basso Valdarno hanno erogato quasi 27 milioni di litri d’acqua, per un totale di 715 tonnellate di plastica evitate e un equivalente di 1640 tonnellate di CO2 che altrimenti sarebbero state emesse in ambiente nel processo di produzione delle bottiglie usa e getta.
Ma non è tutto: i fontanelli hanno anche lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della risorsa idrica contrastandone lo spreco e di offrire alle famiglie opportunità di risparmio economico: sempre nel 2023, rispetto all’acquisto di acqua in bottiglia, i cittadini che hanno utilizzato gli impianti di Acque hanno generato un risparmio complessivo di 5,6 milioni di euro. Inoltre, i fontanelli contribuiscono ad accrescere il consumo dell’acqua di rete a km zero, fornita direttamente dal rubinetto di casa.
Gli impianti che nel 2023 hanno ottenuto più successo sono stati quelli di Monsummano Terme (1.116 metri cubi di litri d’acqua erogati in un anno), Poggibonsi (1.075), Perignano nel comune di Casciana Terme Lari (746), Castelfiorentino (742) e Belvedere di San Gimignano (731). Molto “affollati” anche gli impianti di Certaldo, Fucecchio, quello di Pisanova a Pisa, Montespertoli e Margine Coperta a Massa Cozzile.
E il progetto Acqua ad alta qualità prosegue sia con la realizzazione di nuovi fontanelli sia con il restyling degli impianti più datati. Nel 2024 sono stati inaugurati gli impianti di Lunata (Capannori), Acciaiolo (Fauglia), Le Case (Monsummano Terme). I prossimi di più imminente attivazione saranno a Castelmartini (Larciano), Ponzano (Empoli) e in un paio di frazioni del comune di Pontedera.
«Il progetto Acqua ad alta qualità – spiega Simone Millozzi, presidente di Acque Spa – ha l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini sul valore e l’importanza della risorsa idrica, sulla bontà e la sicurezza dell’acqua erogata dalla rete idrica, sulle opportunità offerte da comportamenti e abitudini sostenibili dal punto di vista ambientale.
Perché, come noto, l’acqua di rubinetto è un’acqua buona, sicura, controllata e a km zero, perché proviene dal territorio in cui viviamo. Uno sviluppo ulteriore per il futuro potrebbe essere legato all’estensione della rete dei fontanelli a livello locale.
Un altro aspetto è legato alle tecnologie impiegate che sono in costante evoluzione. Basti pensare che già adesso, oltre a essere impegnati a realizzare nuovi fontanelli, stiamo progressivamente rinnovando quelli più vecchi, introducendo nuovi sistemi di telecontrollo e pedaliere al posto dei pulsanti, per migliorare la riparazione dei guasti e ridurre gli sprechi».
L’educazione ambientale, inoltre, parte dalle scuole. «Acque Spa – dice ancora Millozzi – fa veramente tanto nel rapporto con la scuola. Questo fortunatamente non dipende solo da noi, che abbiamo nella sostenibilità una delle missioni principali della nostra azione, ma anche dal terreno fertile e stimolante che troviamo sul territorio con istituzioni scolastiche, insegnanti e studenti ricettivi e curiosi su questi argomenti.
Con “Acque Tour”, ad esempio, ogni anno incontriamo circa 6mila studenti, dalla scuola dell’infanzia alle superiori, per scoprire – attraverso laboratori, lezioni e visite sugli impianti – “come funziona” l’acqua.
Grazie ad “Acqua buona”, invece, i ragazzi di oltre 100 plessi scolastici bevono acqua di rubinetto – super-controllata da analisi aggiuntive dei nostri laboratori e fornendo borracce e brocche – durante la refezione scolastica, abbandonando così la plastica usa-e-getta». Sostenibilità, oltre a significare riduzione di perdite di acqua sulla rete, è una parola che purtroppo talvolta viene usata in molti settori per il greenwashing, riducendone la valenza.
«Per fortuna, ma anche per obbligo normativo – conclude Millozzi –, realtà come la nostra sono sottoposte a una severa attività di regolazione e ad applicare criteri di trasparenza sempre crescenti. Negli ultimi 6 anni nel Basso Valdarno siamo passati dal 42 per cento circa di perdite al 36 per cento, riuscendo a salvare una quantità d’acqua paragonabile a quella consumata in un anno da una città come Pisa.
Sono numeri ancora elevati, ma che già oggi pongono il Basso Valdarno al di sotto della media nazionale, in una tendenza di costante riduzione. Segno che gli investimenti stanno dando buoni risultati, attraverso la sostituzione delle reti più vetuste e la spinta alla digitalizzazione delle reti. Aree in cui nel prossimo triennio continueremo a investire fortemente».
