A riveder le stelle

Jan Veermer – L’astronomo (1688)

Scelto dalla Nasa un progetto della Scuola Normale superiore di Pisa
Pisa vituperio delle genti? Forse, ma non delle galassie: è stato selezionato, infatti, dalla Nasa il progetto del gruppo di ricerca di cosmologia della Scuola Normale Superiore di Pisa sullo studio della formazione ed evoluzione del cosmo
Il 31 ottobre di quest’anno, il telescopio James Webb, il più grande mai realizzato, sarà lanciato in orbita dallo spazioporto di Kourou, nella Guyana francese, allo scopo di effettuare osservazioni e sulle origini dell’universo. Frutto di una collaborazione internazionale fra Nasa, Agenzia spaziale europea e Agenzia spaziale canadese, il James Webb, che sfrutta una tecnologia a infrarossi all’avanguardia e materiali innovativi come il berillio e il kapton, è il successore naturale dello Hubble.
Grazie all’ampio specchio primario, alla spettroscopia ad alta risoluzione e al sistema criogenico in grado di schermare le fonti di calore non oggetto di osservazione, il James Webb è stato salutato come una tappa fondamentale della comprensione umana del cosmo e delle origini della vita.
Quello della Normale – Galaxy assembly at z > 6: unraveling the origin of the spatial offset between the UV and FIR emission –, coordinato dal ricercatore Stefano Carniani, è uno dei 286 progetti prescelti, l’unico italiano, tra i mille presentati da università e gruppi di ricerca di tutto il mondo. Il suo focus è la ricerca della luce emessa dalla popolazione stellare e dal gas ionizzato all’interno di tre galassie risalenti a soli 500-900 milioni di anni dopo il Big Bang e distanti circa 13 miliardi di anni luce dalla Terra.
Al progetto sono state assegnate 21,3 ore di osservazione, personale tecnico di supporto e un budget di ricerca: le osservazioni compiute a partire dallo studio delle nane brune, oggetti celesti a metà strada tra pianeti e stelle, consentiranno di approfondire la comprensione delle fasi iniziali dell’universo.
Del gruppo di ricerca di cosmologia è responsabile il professor Andrea Ferrara, e comprende, oltre a Carniani, Simona Gallerani, Andrea Pallottini, Livia Vallini, Evangelia Ntormousi, e Mahsa Kohandel.
Era il 1609 quando Galilei, puntò un telescopio verso il cielo: quel gesto e le scoperte che ne seguirono mutarono radicalmente il mondo. Dal mese di maggio 2022, quando il James Webb, dopo un viaggio di un milione di chilometri, avvierà la sua attività scientifica, il cosmo tornerà a parlare pisano.